Intesa tra le OO.SS. e l'Asc Insieme sul prossimo bando di appalto per i servizi alla persona.

Bologna -

Venerdì 14 aprile 2012 è stato firmato un verbale di accordo tra l'azienda consortile per i servizi alla persona del Distretto di Casalecchio di Reno, ASC Insieme, e le OO.SS. USB e Cgil. Tale accordo andrà a rafforzare la cornice delle tutele per le lavoratrici ed i lavoratori dei servizi nel prossimo bando di appalto per la gestione dei servizi alla persona nel Distretto di Casalecchio di Reno. In particolare gli impegni presi dall’ASC Insieme riguardano la tenuta occupazionale, la continuità e la qualità dei servizi, per i quali la destinazione delle risorse rimane invariata rispetto all’ultimo anno. Nel nuovo appalto i lavoratori saranno “riassorbiti” alle stesse condizioni normative ed economiche. I servizi saranno remunerati “a canone” dall’ASC alle cooperative appaltanti, in maniera da superare l’attuale sistema di fatturazione delle ore lavorate. Questo nuovo sistema di remunerazione per i servizi, insieme ad un passaggio specifico nel quale si garantisce “ai dipendenti e ai soci con contratto di lavoro subordinato la retribuzione relativa alle ore contrattuali di assunzione” apre la strada alla mensilizzazione dello stipendio, il sistema per cui i lavoratori verranno pagati per le ore contrattuali e non più “a cottimo”, come invece ancora avviene in molte cooperative sociali. Altro importante passaggio riguarda l’istituzione dell’Educatore di Istituto per i servizi scolastici: anche questa è una condizione migliorativa che va a superare il grande disagio della mancata retribuzione, per l’educatore, in caso di assenza dell’utente. Gli educatori scolastici, nel nuovo appalto, in assenza dell’utente “verranno impiegati, sulla base di specifica progettazione e su quanto previsto dai PEI, per progetti educativi individuali domiciliari e/o all'interno dell'Istituto Scolastico per attività di piccolo gruppo, laboratori, […] e in attività di integrazione con gli altri soggetti dell'Istituto”. Un accordo quindi che restituisce una dose di dignità al lavoro sociale, estende le tutele e spazza via la discrezionalità assoluta sulla certezza dei salari e della qualità dei servizi a cui troppe volte si assiste nella gestione del welfare esternalizzato. Riteniamo che quest’accordo debba fungere da esempio anche per le amministrazioni degli altri comuni della Provincia, a partire dal comune di Bologna. L’operazione “trasparenza” sul prossimo bando dei servizi di ASC Insieme è stata resa possibile dalla determinazione del Sindacato ad impedire che a pagare la crisi, ed il conseguente taglio allo stato sociale, siano sempre i lavoratori. Ma è un risultato conseguito anche grazie all’impegno degli operatori del territorio, che sin dallo scorso anno hanno portato avanti una battaglia di dignità e tutela del welfare locale, al prospettarsi del taglio alle risorse e della riduzione degli interventi, che andavano a colpire il loro salario e la qualità dei servizi stessi. In un periodo di riduzione dell’intervento sociale dei governi centrali e locali, di smantellamento delle tutele dei lavoratori, a fronte del rischio di inserire il famigerato “pareggio di bilancio” nell’art.81 della costituzione che si tradurrebbe in impossibilità di spesa per gli EE.LL. bisogna mettere in campo ogni “risorsa” a tutela del welfare: è una battaglia di civiltà che serve a garantire dignità, integrazione, pari opportunità, giustizia sociale. p. USB

Privato Bologna Fabio Perretta