AEC, anni di discriminazioni a mensa e di mansioni non di loro competenza. USB lancia il blocco e CGIL e cooperative scoprono l'acqua calda
È di martedì 26 il post della FPcgil che richiede al Comune di Roma un incontro per risolvere alcune questioni legate alla mansione delle assistenti educative culturali tra cui il diritto al pasto e la questione bagno e cambio pannolino.
Un'azione necessaria per correre ai ripari di una connivenza con le cooperative durata anni, che casulamente viene fuori dopo 10 giorni dal blocco ufficiale di queste due mansioni avvenuta con comunicazione ufficiale di USB a tutti i comuni della città metropolitana di Roma e concordata con il Comitato Romano AEC come azione di avvicinamento allo sciopero del 12/12.
Il blocco si é reso necessario, nonostante gli operatori siano consapevoli del disagio causato ai bambini con disabilità, per mettere un freno allo sfruttamento e alla promiscuità della mansione dell'Aec oramai completamente fuori controllo e in molti casi gestita proprio dalle scuole.
Si parla di due situazioni molto diverse tra di loro... L'assistenza a mensa deve essere espressamente scritta nel PEI (documento di valutazione del assistenza necessaria) ma l'Aec non ha comunque diritto al pasto.
A nostro avviso è assurdo che nella scuola, il luogo in cui le discriminazioni dovrebbero essere abbattute, l'AEC/OEPA é l'unico a non avere diritto di mangiare e in alcune situazioni non ha nemmeno diritto a sedersi in tavola.
La condizione del bagno/cambio pannolino é ancora più intricata. Questa pratica dovrebbe essere svolta dal personale ATA, a seguito della formazione specifica, con la collaborazione dell'AEC/OEPA. Negli anni le scuole hanno smesso di formare gli ATA per svolgere tale mansione e così è ricaduta sugli operatori più deboli e ricattabili con un rischio penale non indifferente che si sono assunti a loro insaputa.
La comunicazione di ieri pomeriggio unita alle convocazioni di assemblea dei lavoratori che stanno giungendo già da stamattina da parte delle cooperative ci danno la sensazione di azioni messe in campo per minare la riuscita dello sciopero del 12 dicembre di AEC/OEPA che rivendicano il riconoscimento del loro ruolo fondamentale e l'internalizzazione del servizio a seguito della proposta di delibera di iniziativa popolare promossa proprio dal Comitato Romano AEC.
Ci auguriamo che il Comune di Roma e tutta la Città Metropolitana si rendano conto che é necessario si un tavolo per approfondire i temi ma con gli interlocutori che fino ad oggi hanno portato avanti queste battaglie e cioè sindacati di base e Comitato romano Aec.
Unione Sindacale di Base