Albo degli educatori: la proroga fantasma, necessario un intervento urgente e rimettere in discussione la norma sull’obbligatorietà dell’iscrizione
Il 6 agosto è scaduto il termine per l’iscrizione all’albo degli educatori socio pedagogici e della proroga, per la quale il Governo si era preso un impegno formale, non vi è ad oggi alcuna traccia, generando un clima di insicurezza in cui proliferano i più svariati annunci privi di fonte.
Ricordiamo, infatti, la nota ufficiale del Ministero della Giustizia del 31 luglio scorso, ripresa dalle pagine di alcuni Tribunali di Giustizia e che recita testualmente: “Ci sarà tempo per iscriversi al nuovo albo degli educatori e pedagogisti istituito con la legge n. 55/2024. La scadenza, inizialmente prevista per il 6 agosto, sarà prorogata. I Ministeri interessati sono al lavoro per predisporre il testo ed inserirlo nel primo provvedimento normativo utile...”.
La richiesta di proroga, da noi avanzata sin da subito, era stata fatta propria anche dalla Regione Fvg, in particolare tramite l’assessore al Lavoro Rosolen, che a fine luglio aveva preannunciato il provvedimento ai sindacati, dando appuntamento a settembre per un tavolo tecnico regionale sulle proposte di modifica alla norma.
Se la proroga latita, non latitano invece le lavoratrici e i lavoratori, sia del settore pubblico (vedasi i ricreatori del Comune di Trieste) che del settore privato, i quali, dopo anni di lavoro e formazione, rischiano di rimanere esclusi e di non poter più esercitare la professione, mettendo a rischio la tenuta dei servizi.
É inaccettabile che non sia seguito alcun riscontro all’annuncio di proroga reso pubblico dal Governo, riscontro nel quale chi si opponeva sindacalmente alla costituzione dell’albo legittimamente confidava.
Si tratta di una situazione inaudita: chiediamo che il Governo rispetti l’impegno che si è formalmente assunto, riaprendo i termini di iscrizione all’albo e ponendo fine al caos in cui è stato gettato il settore. Chiediamo altresì che si proceda con il tavolo di confronto per apportare modifiche ad una legge che rischia di escludere tantissimi lavoratrici e lavoratori e di mettere in ginocchio servizi essenziali.
Continueremo a mettere in campo ogni iniziativa utile a tutelare lavoratrici, lavoratori e servizi.
p. Unione Sindacale di Base - Federazione di Trieste
Francesca Martinelli . Esecutivo Confederale
Maria Pellizzari - Pubblico Impiego Comune di Trieste