BOLOGNA: GRANDE ADESIONE ALLO SCIOPERO DELLE EDUCATRICI E DEGLI EDUCATORI SCOLASTICI

Bologna -

Lunedì, 8 maggio le educatrici e gli educatori scolastici hanno scioperato per protestare contro le condizioni del nuovo bando d'appalto dei servizi di integrazione scolastica e dei servizi integrativi del comune di Bologna, presidiando dalle 10.00 piazza Liber Paradisus, per poi spostarsi alle ore 14.00 nella sede della prima seduta pubblica di avvio della gara.

 

Ancora una volta alle educatrici e agli educatori impiegati nel servizio non verrà garantito il salario per tutti i dodici mesi dell'anno. L'appalto appena pubblicato prevede che le cooperative che partecipano alla gara dovranno formulare proposte per la gestione in proprio di centri estivi in aggiunta ai gestori già accreditati da IES e ai privati. L'offerta dei centri estivi era già satura negli anni scorsi, aumentarla non sarà una soluzione occupazionale: non saranno garantiti né una sufficiente quantità di iscrizioni, né i posti di lavoro.

L'USB aveva sollecitato il Comune per discutere le condizioni del nuovo appalto, proponendo la stipula di un contratto integrativo che garantisse il salario anche nel periodo estivo.

 

Fatto ancora più grave, la cooperativa che vincerà l'appalto non sarà obbligata ad assumere tutto il personale impiegato precedentemente. La clausola sociale, così come esplicitata nel bando, non garantisce il passaggio di tutti i 650 lavoratori attualmente impiegati.

Infatti, l'articolo 12 del Capitolato d'appalto, recita:

“L'appaltatore subentrante qualora abbia l'esigenza di disporre di ulteriore personale, rispetto a quello di cui si avvale, per lo svolgimento delle attività rientranti fra quelle oggetto del contratto, dovrà prioritariamente assumere gli stessi addetti che operavano alle dipendenze del gestore uscente, a condizione che il loro numero e la loro qualifica siano armonizzabili con l'organizzazione d'impresa prescelta dal subentrante.”

 

Le educatrici e gli educatori organizzati con USB proseguono lo stato di agitazione, e pretendono l'attenzione dell'Amministrazione Comunale di Bologna, per la salvaguardia di tutti i posti di lavoro e per una continuità retributiva durante i mesi di chiusura della scuola a fronte di una spesa di 28 milioni di euro di soldi pubblici.

Le lavoratrici e i lavoratori si mobiliteranno fino a quando non ci saranno le necessarie garanzie circa la continuità lavorativa e salariale di tutte e tutti.

 

Bologna 08/05/17

USB Lavoro Privato