Bologna, servizi di accoglienza migranti: il 24 giugno sciopero alla cooperativa sociale Arca di Noè. Alle 10 presidio in piazza Maggiore
Dopo la proclamazione dello stato di agitazione che ha imposto un percorso di confronto alla cooperativa Arca di Noè, dopo numerosi incontri intercorsi tra il sindacato e la cooperativa presso la Prefettura e presso Confcooperative, le lavoratrici e i lavoratori in assemblea sindacale hanno deciso che è arrivato il momento dello sciopero!
Nonostante qualche tiepida e informale apertura da parte della cooperativa, non vi sono gli elementi necessari per concludere positivamente questa vertenza. L’ultimo incontro presso la sede di Confcooperative ha visto la cooperativa ammettere, solo a parole, un ravvedimento per quanto riguarda l’applicazione scorretta del contratto territoriale, nello specifico sulla corresponsione del “buono pasto”. Da parte aziendale rimane la disponibilità a parole di continuare il confronto rifiutando però di firmare un verbale di incontro dove riportare le opinioni e dove ci si impegna al confronto sui temi proposti da lavoratrici e lavoratori.
Le buone parole e le finte rassicurazioni non rasserenano gli animi all’interno della cooperativa. Da anni va avanti un percorso di sindacalizzazione per richiedere l’applicazione corretta dei contratti collettivi nazionali e territoriali. Contratti che, ribadiamo, sono stati firmati da Cgil Cisl Uil al ribasso sulla pelle di chi lavora e che nonostante tutto non vengono neanche applicati correttamente dalle cooperative del consorzio.
Chiediamo l’applicazione immediata di questi istituti previsti dai contratti:
- buoni pasto per tutte e tutti le/i dipendenti assieme agli arretrati degli ultimi anni;
- utilizzo delle 150 ore retribuite per il diritto allo studio;
- pagamento delle ore straordinarie quando effettuate nell’orario di reperibilità;
- eliminazione delle forme spurie contrattuali che vanno dai finti apprendistato alle p-iva fino alle lettere di incarico e assunzione diretta e stabilizzazione dei lavoratori con contratto di apprendistato, p-iva o lettere di incarico.
Scioperiamo per migliorare le condizioni di lavoro e per migliorare la qualità di un servizio essenziale e fondamentale, in questa fase storica dove dominano le guerre. Il sistema di accoglienza ai rifugiati diventa nuovamente centrale nonostante i decreti Minniti e Salvini l’abbiano azzoppata, scendiamo in piazza per ribadire il punto di vista dei lavoratori e delle lavoratrici dell’accoglienza.
Contrastiamo le logiche che vedono profughi di serie A e profughi di serie B, contrastiamo anche la logica del profitto che imperversa nei servizi in appalto di ASP città di Bologna.
Invitiamo tutti i lavoratori e lavoratrici di Arca a scioperare e scendere in piazza, contestualmente rivolgiamo l’appello a tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’accoglienza migranti per andare a richiedere nuovamente al Comune e ad ASP di aprire il tavolo per la qualità del lavoro nell’accoglienza.
Il compito del pubblico è di vigilare sui bandi e sugli appalti in quanto le cooperative ricevono i sol-di in base ai contratti nazionali, questi appalti vengono sistematicamente viziati dal meccanismo messo in campo da tutte le cooperative del consorzio Arcolaio. Contratti part time obbligatori e sottostimati rispetto all’orario di lavoro, flessibilità e reperibilità non retribuita, banca ore per non pagare gli straordinari, p.iva , lettere di incarico, apprendistato. È il momento di esercitare un vero controllo sulle modalità di gestione del consorzio e delle cooperative.
Questo non è lavoro, è sfruttamento!
USB Lavoro Privato