BOLOGNA, SISTEMA ACCOGLIENZA: RIAPRE IL TAVOLO IN CITTÀ METROPOLITANA. 41 LAVORATORI A RISCHIO LICENZIAMENTO, GIOVEDÌ 5 DICEMBRE PRESIDIO.

Bologna -

Riprende domani, giovedì 5 dicembre, il confronto con gli assessori Lombardo e Barigazzi in Città Metropolitana sul tema della salvaguardia occupazionale dei lavoratori dell’Accoglienza. All’incontro, oltre al Consorzio Arcolaio (gestore del nuovo megaCAS di via Mattei) e alle centrali cooperative saranno presenti anche la Regione con l’assessore Palma Costi e la cooperativa Lai Momo. La presenza della Regione, richiesta in più occasioni in questi mesi, secondo USB è propedeutica a individuare le strategie per mettere in sicurezza i lavoratori a rischio occupazionale, attraverso l’inserimento di questi stessi nei programmi regionali di riqualificazione e professionalizzazione necessari a reinserirli nel circuito del welfare e del mondo del lavoro, e attivando strumenti di salvaguardia del reddito che siano minimamente decenti rispetto a quella elemosina miserevole che è il Fondo di Integrazione Salariale previsto per i lavoratori delle cooperative. La presenza di Lai Momo al tavolo, in questo contesto, servirà a fare luce sul destino dei suoi 41 lavoratori coinvolti dalla chiusura dei CAS dell’Accoglienza diffusa dell’area metropolitana. Una chiusura disposta dalla Prefettura che ha come conseguenza diretta lo sradicamento di 200 migranti dai territori in cui ormai vivevano e lavoravano da anni per stiparli nel “nuovo” centro Mattei, con tutto il disagio, in ordine di qualità della vita, che ne consegue: la punta velenosa dei Decreti Sicurezza. Un impianto normativo che punisce migranti e lavoratori - gli ultimi e i penultimi - e di cui ancora aspettiamo l’abolizione promessa dal nuovo governo.

Per queste ragioni dunque i lavoratori dell’Accoglienza saranno in presidio in via Zamboni 13, durante lo svolgimento del tavolo: per ribadire che sulla crisi del sistema pesano le responsabilità politiche, che non subiremo passivamente licenziamenti, espulsioni e peggioramenti delle condizioni di lavoro, che è necessario aprire ad una regia politica sulla crisi occupazionale che nei prossimi mesi potrebbe aggravarsi. Faremo sentire la nostra voce per dire che non ci stiamo ad essere accompagnati alla porta con i quattro spiccioli del FIS senza uno straccio di prospettiva.

Con la vita di migranti e lavoratori non si gioca!

È finito il tempo delle passerelle e dei posizionamenti di convenienza, pretendiamo giustizia, dignità, lavoro e futuro!

Invitiamo tutte e tutti a partecipare e a solidarizzare con i lavoratori in presidio.

PRESIDIO DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI DEL SISTEMA ACCOGLIENZA

GIOVEDÌ 5 DICEMBRE DALLE 10.00 ALLE 12.00

Via Zamboni 13, Bologna