IL VIRUS DEGLI APPALTI: UNA MALATTIA CHE COLPISCE LO STIPENDIO DEI LAVORATORI DEL WELFARE.
È inaccettabile quello che sta succedendo in Emilia Romagna: l’ordinanza del Governatore e del Ministro della Sanità dello scorso 23 febbraio lascia a casa per una settimana migliaia di operatori dei nidi e dei servizi scolastici.
L’ordinanza impone la chiusura di nidi e scuole, mentre lascia aperti centri diurni per anziani e disabili; proprio quei soggetti, a quanto apprendiamo dagli esperti, più esposti al rischio di infezione e complicazioni da virus: quali sono le valutazioni alla base di tale decisione? Quali strumenti e procedure di messa in sicurezza della salute dei lavoratori e degli utenti si sono messe in campo in questo particolare frangente?
La Ministra del Lavoro ha dichiarato di aver predisposto l’estensione degli ammortizzatori sociali per i lavoratori delle zone interessate dall’emergenza. In molti dei settori coinvolti, gestiti in appalto da enti del Terzo Settore, l’ammortizzatore sociale è il FIS (Fondo di Integrazione Salariale): uno strumento assolutamente inadeguato per la tutela del reddito, che copre l’80% dei miseri stipendi di chi lavora negli appalti, che se non erogato in anticipo dalle cooperative viene pagato dall’INPS ai lavoratori 6-8 mesi dopo la richiesta, lasciando scoperto il salario degli operatori. Cosa succederà se l’ordinanza di chiusura dovesse essere prorogata ancora?
USB ha chiesto alla Regione ER e al Comune di Bologna incontri urgenti per fare il punto della situazione e verificare la correttezza delle procedure di sicurezza e di tutela del reddito adottate.
Intanto la stessa ordinanza dispone la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, anche di natura culturale, ludico, sportiva ecc, svolti sia in luoghi chiusi che aperti al pubblico, imponendo di fatto lo stato d’emergenza ed il coprifuoco politico a quelle che potrebbero essere le rivendicazioni dei lavoratori lasciati all’assistenza compassionevole di chi, come quei sindacati che sponsorizzano il FIS, ci vuole flessibili e poveri.
Ordinanza o meno, se non arriveranno risposte positive alla richiesta di tutela integrale del reddito e della salute e sicurezza dei lavoratori del welfare in appalto, come USB metteremo in campo ogni iniziativa necessaria.
USB Lavoro Privato