La “banca ore negativa” non esiste: duro colpo del Tribunale di Roma alla prassi delle Cooperative sociali di non retribuire i lavoratori
Da anni ormai USB combatte contro una condotta tenuta da numerose cooperative sociali, che quando l’assistito non è disponibile all’assistenza, non retribuiscono il lavoratore. Così migliaia di operatori, pur avendo dato disponibilità per un determinato monte ore, si trovano ogni mese decurtato il loro stipendio.
Di fronte alle nostre proteste abbiamo trovato il silenzio dell’Amministrazione Comunale e di troppe cooperative che, nella migliore delle ipotesi ci ignorano, nella peggiore rivendicano la correttezza del loro operatore inventando principi giuridici inesistenti.
Quest’ultimo è il caso della Cooperativa Brutto Anatroccolo che, di fronte alle rimostranze dei nostri scritti ha dichiarato, in un primo momento, che la condotta sarebbe fondata su una “prassi”, poi - forse consapevole che così come basta ripetere una bugia per renderla verità, reiterare un inadempimento non può qualificare una prassi – ha dichiarato l’esistenza di una non meglio chiarita “banca ore negativa”.
Ma anche qui, non basta addolcire le parole per cambiare i fatti che, ahinoi, hanno la testa dura. Brutto Anatroccolo non si è fermata di fronte alle proteste dei nostri iscritti, né di fronte alle nostre diffide.
Ma in Tribunale, sì, si sono fermati. Un nostro iscritto ha agito in giudizio per ottenere le somme trattenute dalla busta paga a titolo di “banca ore”.
In un primo momento, anche in Tribunale la Cooperativa ha tentato la tesi della prassi e della banca ore, ma di fronte alla caparbietà del lavoratore che non ha accettato alcuna transazione, all’ultima udienza ha pagato integralmente la somma richiesta dal lavoratore e le spese giudiziarie.
Il Tribunale di Roma, con la sentenza 10288/2022 pubblicata il 02/12/2022 ha dichiarato la “cessazione della materia del contendere” in ragione della integrale soddisfazione delle ragioni del lavoratore.
È evidente che con questa condotta la Brutto Anatroccolo ha riconosciuto che la condotta descritta non è conforme all’ordinamento. Questo dovrebbe essere davvero sufficiente affinché le cooperative sociali interrompano la sedicente “banca ore negativa” elargendo ai lavoratori la retribuzione pattuita. Inoltre una Amministrazione comunale seria dovrebbe intervenire con forza.
Noi continueremo a chiedere alle Cooperative e all’Amministrazione un cambio di passo, e dobbiamo dare atto che esistono Cooperative che correttamente si rifiutano di esternalizzare sul lavoratore il rischio dell’assenza dell’assistito.
Ma porteremo avanti ulteriori iniziative concrete:
- Mettiamo a disposizione il nostro ufficio legale per diffidare formalmente le cooperative a interrompere l’illegittima sottrazione delle retribuzioni. E invitiamo i lavoratori ad agire in giudizio perché, come avvenuto nel caso segnalato, solo azioni giudiziarie di massa, con l’aumento dei costi a carico delle cooperative, renderebbe finalmente costosa la condotta denunciata.
- Realizzeremo una intensa attività di monitoraggio e mobilitazione per impedire che qualsiasi organizzazione sindacale sottoscriva accordi di secondo livello per legittimare quella che viene nominata come banca ore, ma altro non è che un inadempimento reiterato.
Per noi il sindacato non deve essere un privilegio ma uno strumento a tutela dei lavoratori.
USB Coop Sociali
Roma 10/1/2022