LA EX LEGGE IORI NON CI PIACE!
FORMAZIONE GRATUITA E SANATORIA PER TUTTI I LAVORATORI E LE LAVORATRICI!
La cosiddetta ex Legge Iori, inserita e approvata volutamente nella Legge di bilancio e in vigore dal 1 gennaio 2018, si occupa delle professioni educative e pedagogiche. Nello specifico, regola gli ambiti di lavoro e le qualifiche necessarie per accedere alla professione.
In particolare, per svolgere la professione di educatore professionale socio-pedagogico, occorrerà una laurea, la L19. Acquisiranno la qualifica coloro che, alla data di entrata in vigore della legge, avranno compiuto cinquant'anni con 10 anni di servizio e coloro che svolgono la professione da almeno 20 anni. Amplissimo il campo del lavoro educativo: dallo scolastico, al socio-assistenziale, dai servizi alla famiglia a quelli ambientali, sportivi e motori, culturali e della cooperazione internazionale.
Per chi non possiede la formazione universitaria specifica, in via transitoria, la legge prevede che, coloro che svolgono la professione da almeno 3 anni anche non consecutivi, abbiano la possibilità di accedere ad un percorso formativo intensivo per complessivi 60 crediti, da svolgere entro tre anni dall'entrata in vigore della legge.
Le criticità che emergono sono moltissime:
Ci sembra palesemente ingiusto: che non si prevedano scaglioni o “sconti” in termini di crediti acquisiti, in base all'esperienza lavorativa già svolta: infatti, coloro che lavorano da 3 anni e coloro che lavorano da 19 anni, sono messi esattamente sullo stesso piano e dovranno acquisire l'intero pacchetto di crediti universitari.
Ci chiediamo: che fine faranno quei lavoratori che non hanno raggiunto i tre anni di carriera lavorativa? La legge esplicita che, coloro che hanno lavorato per almeno 12 mesi, non possono comunque essere licenziati e non si capisce che fine facciano gli altri, quelli che lavorano da meno di un anno. Ma cosa succederà nel momento in cui gli appalti in cui siamo impiegati andranno a gara? Probabilmente gli enti locali potranno anche prevedere bandi di gara nei quali sia richiesta esplicitamente la figura dell'educatore con titolo. E cosa ne sarà di coloro che non hanno potuto formarsi? Forse che come lavoratori, i loro diritti valgono meno degli altri?
Inoltre, la formazione universitaria, onerosa, è posta totalmente a carico dei lavoratori e si tratta di cifre che potrebbero oscillare tra i 1600 e i 1800 euro. Francamente, ci sembra l'ennesima “tangente” da pagare alle agenzie formative. Cosa ci guadagneranno alla fine i lavoratori? Questo percorso fornirà solo una qualifica professionale, non una laurea, e dunque non c'è alcuna garanzia che gli educatori ottengano un livello contrattuale superiore. Ma anche ammesso che ciò possa eventualmente accadere, continueranno a essere “esternalizzati” a qualche cooperativa sociale che applica contratti a dir poco ingenerosi, dal punto di vista retributivo, e vittime delle solite gare di appalto che spesso si giocano solo sull’offerta economica più vantaggiosa per il committente pubblico.
PER USB, LA LEGGE COSÌ COM'È È INACCETTABILE!
L'USB denuncia da anni questi problemi. Ma ancora una volta, come accaduto in altri ambiti lavorativi, si pretende una manodopera specializzata da impiegare al costo minimo.
É ovviamente vero che la professione educativa è centrale nella nostra società e che occorrono persone formate, preparate e magari anche ben retribuite; ma proprio per questo motivo, il cortocircuito appare evidente: non si può affidare ai privati la gestione di un settore così importante!
USB CHIEDE:
una immediata sanatoria per tutti i lavoratori che già svolgono la professione educativa e che non possono e non devono subire gli effetti di una norma che agisce retroattivamente.
Formazione gratuita per tutte/i le/i lavoratrici/ori: siamo certamente d'accordo sull'importanza e la centralità della formazione: per questo motivo crediamo che debba interessare tutti i lavoratori e che debba essere assolutamente gratuita.
Ci impegneremo in ogni sede sindacale, politica ed istituzionale perché quanto da noi richiesto, venga recepito e integrato nel testo della legge!