Genova: tagli ai servizi
IL REGALO DI NATALE DEL COMUNE:
TAGLI AI SERVIZI SOCIALI !
Ci risiamo! Come sempre in occasione della definizione del bilancio si parla di tagli ai servizi sociali.
Questa volta la cosa sembra però ancora più grave del solito: intanto per le dimensioni e l'entità del taglio che si preannuncia doloroso; poi, come sempre, per il metodo: voci incontrollate, smentite, silenzi dell'assessorato. E' ora di dire basta una volta per tutte, non c'è neanche l'alibi del governo Berlusconi che taglia la spesa sociale.
Vincenzi, Repetto, Burlando (per tacere di Prodi) sono tutti "amici" del nostro settore. Ecco il risultato concreto di queste amicizie: MALE COME ADESSO NON SIAMO MAI STATI!
Come abbiamo sempre denunciato i governi di centro sinistra tagliano le spese sociali tanto se non di più di quelli di destra. Tra tagliare le tasse alle imprese e finanziare il welfare non hanno esitazioni : scelgono invariabilmente le prime.
Con l'accordo di tutte le loro organizzazioni satelliti (Legacoop, confcoop, sindacati confederali ecc.) i governi locali e nazionali di centrosinistra proseguono nello smantellamento dello stato sociale.
Il comune di Genova ovviamente si allinea. Nonostante abbia un assessore ai servizi sociali che viene dalla CGIL (!) la musica è sempre quella. Mancano le risorse quindi si taglia.
Peraltro questo è solo l'ultimo atto di una politica di delegittimazione ed attacco al settore e a chi vi opera. Carenza di risorse, controlli vessatori, progettazioni cervellotiche, mancanza assoluta di regia pubblica, convenzioni capestro e continua messa in discussione dei servizi: questa la realtà per centinaia di lavoratori. Comunità alloggio, servizi diurni, assistenza domiciliare tutto il settore vive da tempo una situazione di grave sofferenza. Nonostante l'impegno e la serietà dei lavoratori del settore, il declino e il peggioramento dei servizi è inarrestabile e le condizioni di lavoro sempre peggiori.
Il Piano regolatore sociale (presentato con gran strepito persino all'ONU!) si è rivelato per quello che avevamo denunciato: un operazione di marketing, effetti speciali e fuochi d'artificio per coprire mancanza di idee e soprattutto di soldi. Cosa farà adesso l'assessora Papi? Tornerà alle Nazioni Unite per dire che si sono sbagliati e non hanno neanche i soldi per i compiti dei bambini?
Questa vicenda però è una volta di più la conferma del fallimento completo del modello che affida i servizi al Terzo settore, la regia al pubblico e la tutela dei lavoratori e dei servizi al buon esito di trattative segrete fra pochi dirigenti
Il risultato è quello che abbiamo sotto gli occhi: servizi deboli, lavoratori senza tutele e soprattutto risorse scarse e incerte perché tanto alla fine ci pensano gli operatori o il volontariato.
Questa volta però i lavoratori devono evitare gli errori del passato. Dobbiamo prepararci alla mobilitazione per dire NO AI TAGLI E NO AD ACCORDI SOTTOBANCO.
Soprattutto vogliamo chiarezza e trasparenza e rifiutiamo ogni delega in bianco a chi ha dimostrato di non essere più in grado di tutelarci. I lavoratori devono poter scegliere liberamente chi li rappresenta e diventare i veri protagonisti di ogni trattativa.
Genova dicembre 2007
Coordinamento coop sociali e terzo settore
RdB/CUB Genova